Ruggero Brambilla: Blog ufficiale
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CIMA PIAZZO - 21/02/2010 | 
Il rifugio e alle sue spalle la cima Piazzo, facile, ma gratificante.
DETTAGLIO: partenza da Culmine di San Pietro
DIFFICOLTA’: media
DURATA TOTALE: 6,30 h.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno
VOTO SENTIERO: 3
VOTO PANORAMA: 4
DISLIVELLO: 900 m.
QUOTA MASSIMA: 2057 m.
DESCRIZIONE: I piani d' artavaggio in invernale sono una meta facile e sicura anche con uno stato dalle neve un po' instabile. La salita è lunga ma tranquilla ed il panorama è molto affascinante! Giunti ai piani se cerchiamo un posto dove mangiare, c'è solo l' imbarazzo della scelta. La salita alla cima Piazzo, il monte che sorge dietro il rifugio Cazzaniga, è ripida, ma breve. In 40 minuti riusciamo a portarci a 2057 m. riuscendo ad aprire lo sguardo verso il panorama sottostante e osservando così il Sodadura dalla sua stessa altezza.
NOTE: La salita ai piani non necessita di ciaspole (se non ha nevicato la notte precedente all' escursione) mentre sono indispensabili per la salita alla cima piazzo.
LOCALITA' DI PARTENZA: Parcheggio prima del Culmine di San Pietro, Moggio
INDICAZIONI SENTIERO: Quadrati azzurri, n° 101, n°120.
LOCALITA' D' ARRIVO: Cima Piazzo
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA: Lecco
PUNTI d' APPOGGIO: Rifugio Sassi Castelli, Rifugio Cazzaniga Merlini, Rifugio Nicola, Albergo Sciatori.

Il sodadura dal versante del rifugio Gherardi.

Neve intonsa e sole...perfetto

Sci d'alpinismo e ciaspole, Matteo e Daniele. | Commenti (0) |
| RIFUGIO BRIOSCHI dal PIALERAL - 01/01/2010 |  ...la Cappellina di vetro e il rifugio immersi nella neve
DETTAGLIO: con partenza da Balisio
DIFFICOLTA’: Media
DURATA TOTALE: 6 h.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno.
VOTO SENTIERO: 3
VOTO PANORAMA: 5
DISLIVELLO: 1600 m.
QUOTA MASSIMA: 2410 m.
DESCRIZIONE: Il grignone e il suo inseparabile rifugio Brioschi, stanno ai milanesi come l’ Everest per tutto il mondo! Sarà per i panorami e sensazioni uniche! La salita in invernale passando dal rifugio Pialeral non comporta nessuna difficoltà se si hanno i ramponi, l’ unica cosa che lo rende impegnativo è il dislivello di 1600 metri che ci troviamo a dover superare. Una salita che dal Pialeral alla cima non molla mai, anzi sembra aumentare, attenuandosi solo negli ultimi 15 minuti , quando ci troviamo a cavalcare la cresta che porta al rifugio . Il panorama, nelle fredde e limpide giornate invernali, ripaga comunque la stanchezza, il rifugio poi narra anni di storia delle montagne lecchesi.
NOTE: Al rifugio Pialeral si arriva senza problemi, l’ uso delle racchette è comunque utile per superare alcuni tratti difficili. Per la salita al Brioschi si consigliano i ramponi e racchette. Le ciaspole sono sconsigliate per via del fatto che la traccia è sicuramente ben battuta. Al rifugio Pialeral conviene comunque chiedere indicazioni sullo stato della neve e del sentiero, al fine di evitare slavine o problemi vari.
LOCALITA' DI PARTENZA: in fondo alla starda sterrata che si stacca dalla provinciale, dietro il supermercato ALVA.
INDICAZIONI SENTIERO: per il Pialeral, poi per la cima.
LOCALITA' D' ARRIVO: Rifugio Brioschi
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA: Lecco
PUNTI APPOGGIO: Rifugio Pialeral, Rifugio Brioschi.

Le nuvole sotto il Pialeral !

...la Grignetta, il Resegone e l'orizzonte!

Io e Daniele in costa, ormai il rifugio è vicino!
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| RIFUGIO GHERARDI dalla VAL TALEGGIO - 28/12/2009 | 
il rifugio è aperto anche d' inverno!
DETTAGLIO: con partenza dalla Val Taleggio
DIFFICOLTA’: Facile
DURATA TOTALE: 1,5 h.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno.
VOTO SENTIERO: 3
VOTO PANORAMA: 3
DISLIVELLO: 400 m.
QUOTA MASSIMA: 1650 m.
DESCRIZIONE: nel periodo invernale, quando la neve inizia a invadere anche le quote più basse, l' escursione al rifugio Gherardi è forse il metodo piu' facile e piu' sicuro per capire che la montagna d' inverno ha un' altra faccia, quella arrotondata, uniforme e silenziosa della neve. Bisognerebbe vivere tutte le nostre escursioni almeno in due periodi: quello estivo e quello invernale...ma anche quello autunnale non va dimenticato. Questa escursione non presenta difficoltà, ne grandi dislivelli, ne grandi sforzi fisici, e la consiglio anche per il fatto che il rifugio è sempre aperto. I panorami sono molto belli con due sguardi particolari al resegone da "dietro" e la possibilità di vedere in lontananza nelle giornate limpide gli appennini. NOTE: Sopra il rifugio, non si puo' non far due passi... un lago ghiacciato, l'ex rifugio Cesare Battisti e dei prati ci accolgono! LOCALITA' DI PARTENZA: Quindicina, frazione di Pizzini, Val Taleggio.
INDICAZIONI SENTIERO: -
LOCALITA' D' ARRIVO: Rifugio Gherardi
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA: Bergamo
PUNTI APPOGGIO: Rifugio Gherardi

il profilo del resegone dalla bergamasca

guardando bene si vedono anche gli appennini

il sodadura dal Gherardi | Commenti (0) |
| RIFUGIO LONGO - 14/12/2009 | 
Il rifugio nascosto fra la neve.
DETTAGLIO: con partenza da Carona
DIFFICOLTA’: Facile
DURATA TOTALE: 4 h.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno.
VOTO SENTIERO: 3
VOTO PANORAMA: 4
DISLIVELLO: 900 m.
QUOTA MASSIMA: 2026 m.
DESCRIZIONE: Un escursione molto bella e facile che ci porta in una valle molto carina e poco frequentata. Salendo dolcemente, ma continuamente su di un sentiero molto ampio, giungiamo al rifugio. Nelle vicinanze troviamo il lago del diavolo e il monte Aga, due prolungamenti che rendono l' escursione ancora piu' interessanti.
NOTE: Praticabile tutto l' anno, in inverno risulta ancora piu' bella per la bassissima presenza di escursionisti ed il silenzio che ci avvolge. Saremo pero' costretti a dover inventare il sentiero ed a tracciarlo per primi.( facilemente intuibile la posizione del rifugio se avete con voi una cartina) Unica nota negativa è l' assenza del calore del rifugio vista la sua chiusura nel periodo invernale.
LOCALITA' DI PARTENZA: Carona, alla fine della strada asfaltata.
INDICAZIONI SENTIERO: 208
LOCALITA' D' ARRIVO: Rifugio Longo
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA: Bergamo
PUNTI APPOGGIO: il Bar del primo caseggiato; Rifugio Longo

...appena usciti dal bosco si apre la valle!

... nel regno del silenzio!

Sulla via del ritorno col mio amico Marco. | Commenti (0) |
| RIFUGIO SALMURANO - 02/11/2009 |  I colori dell' autunno fanno da cornice al rifugio. DETTAGLIO: con partenza da Pescegallo
DIFFICOLTA’: Facile
DURATA TOTALE: 1,30 h.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno.
VOTO SENTIERO: 2
VOTO PANORAMA: 3
DISLIVELLO: 400 m.
QUOTA MASSIMA: 1848 m.
DESCRIZIONE: La Valgerola è una piccola valle molto carina ed non rovinata del turismo di massa. Il rifugio sorge a ridosso degli impianti di risalita sul Pianone del pescegallo in una conca naturale avvolta del massiccio del Pizzo dei Tre Signori e quello del monte Ponteranica. E’ un escursione molto facile, senza alcuna difficoltà, ma in un ambiente molto suggestivo e poco frequentato.
NOTE: Dal rifugio si raggiunge in mezzora il passo del Salmurano e da lì si puo’ salire al monte Valletto (2371 m.) ed avere così una visuale completa sulla Valgerola e la Val Brembana.
LOCALITA' DI PARTENZA: Seggiovia del Pescegallo, alla fine della strada asfaltata.
INDICAZIONI SENTIERO: -
LOCALITA' D' ARRIVO: Rifugio Salmurano
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA: Sondrio
PUNTI APPOGGIO: Bar della Seggiovia; Rifugio Salmurano

La Valgerola e le nuvole basse in Valtellina.

...l' orizzonte....il silenzio!

Il pizzo dei Tre Signori.
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