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Ruggero Brambilla: Blog ufficiale

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ZUCCO PESCIOLA per la CRESTA ONGANIA - 04/04/2012


                          Un ambiente magico,... le dolomiti brianzole!

DETTAGLIO: Con partenza dai Piani di Bobbio

DIFFICOLTA’: Arrampicata facile

DURATA TOTALE: 5 h. 

DURATA ANDATA: 3 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Primaverile, estivo.

VOTO SENTIERO: 4

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 450 m.

QUOTA MASSIMA: 2092 m.

DESCRIZIONE:Lo zucco pesciola e', insieme allo zuccone Campelli, un pezzo di dolomite in Brianza. Questa escursione è qualcosa di più di quello che ho sempre proposto. Si tratta infatti di una via d’ arrampicata. L’ ho voluta inserire perché forse qualcuno di voi potrà avere la fortuna di innamorarsi così tanto della montagna da voler seguire il percorso in salita che parte con la camminate, passa dalle ferrate e arriva all’ arrampicata.
Si parte dal Rifugio Lecco ai Piani di Bobbio ( 30 minuti dall’ arrivo della funivia), si cammina per una mezzora per portarsi sul primo torrione della cresta.
Da qui inizia una bella e facile arrampicata che incastrandosi fra i camini e i diedri ci porta alla cima dello Zucco Pesciola. Tralascio la descrizione precisa dei tiri e del percorso perche so che ci sono siti che compiono benissimo questo lavoro.

NOTE: La via è facile da trovare e chiodata con fix. Serve comunque attrezzatura, preparazione e nozioni per poterla fare in sicurezza.

CURIOSITA': La via è stata aperta per la prima volta da Eugenio Fasana nel 1910, oggi è una classicissima e banco di prova per i nuovi alpinisti.

LOCALITA' DI PARTENZA: Piani di Bobbio

REGIONE: Lombardia

PROVINCIA: Lecco

PUNTI D' APPOGGIO: I vari bar o rifugi dei Piani di Bobbio 



Si alternano tratti di pura arrampicata a pezzi di sentiero. 



Ge e Daniele in cima.... missione compiuta!



La " schiena " del Resegone dalla cima.
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MONTE ZERBION - 04/04/2012

           
                                 ....la grande Madonna in cima!

DETTAGLIO: con partenza da Promiod, dopo il Camping Dalai Lama, 1490 m.

DIFFICOLTA’: Media

DURATA ANDATA: 1,30 h.

DURATA TOTALE: 2,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno

VOTO SENTIERO: 3

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 1230 m.

QUOTA MASSIMA: 2719 m.

DESCRIZIONE: Quella della salita al monte Zerbion è una bella e facile (anche se un po’ lunga) Escursione che ci permette di ammirare da un punto di vista elevato le grandi e famose cime della Valle d’Aosta. Si parte seguendo una mulattiera sino a giungere al un bivio con indicazioni, a questo punto tendiamo a destra e entriamo in un bosco che in breve diraderà per lasciar posto ai prati e ai piccoli cespugli che adornano la cresta. Da qui possiamo vedere la cima, ma ci vorrà un ora abbondante di cammino per poter arrivare fino a là!
La via del ritorno puo’ essere la stessa, oppure si puo’ decidere di scendere per l’ altra cresta giungendo sino a Col Portola per poi ripiegare verso la mulattiera.

NOTE: Questo tipo di anello è una gigantesca via crucis, con le stazioni in pietra, ben visibili lungo il percorso.

CURIOSITA': Consiglio una sosta al Camping Dalai Lama anche solo per un caffè o una birra! Se invece si decide di vivere veramente una giornata di pace, dopo l’ escursione è possibile ( previo l’ aver messo in macchina ciabatte e costume ) rilassarsi alla Spa del campeggio e godersi il panorama e la cima ormai espugnata, dalla terrazza!

REGIONE: Valle d’ Aosta

PROVINCIA: Aosta 



la salita in compagnia di un cane ...fosse stato almeno un san bernardo con la grappa!!



La cresta, fra neve ed erba!



In discesa... la cresta è ancora piena di neve.
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LAGHI DI PORCILE - 10/02/2012


                 Il bianco dell' inverno e il marrone dell' autunno.

DETTAGLIO: con partenza da fienile d' Arale ( Val di Tartano )

DIFFICOLTA’: Facile

DURATA ANDATA: 2 h.

DURATA TOTALE: 3,5 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno.

VOTO SENTIERO: 2

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 600 m.

QUOTA MASSIMA: 2005 m.

DESCRIZIONE: I laghi di porcile sono una bellissima sorpresa, in un anfiteatro naturale che in estate raccoglie i migliori colori, in una valle lontana dalle grandi frequentazioni, dalla ressa, nascosta dal turismo comodo e di moda. La val Tartano ci permette d’incontrare ancora paesaggi semplici ed incontaminati. Anche la fauna che s’incontra si mostra diffidente alla vista dell’uomo, quasi a confermare la sua scarsa presenza in questa valle.

NOTE: Arrivati ai laghetti possiamo scegliere se sostare o possiamo allungare salendo al passo dei lupi, al passo di tartano, al monte lemma o al monte cadelle, tutte destinazioni raggiungibili in tempi che variano da mezzora a due ore. (ben segnalate)

CURIOSITA': tutti gli anni dal 25 dicembre all’ 8 gennaio in val Tartano si puo’ visitare il grande presepe ( www.presepetartano.it) . Una ricostruzione con manichini di dimensioni e sembianze umane di scene di vita reale di un tempo, su di un percorso interamente snodato nel bosco. 

RICORDI: Durante la tristemente famosa "alluvione in Valtellina", il18 luglio 1987 nel paese di Tartano un'enorme massa di acqua e fango si abbatté sul condominio La Quiete tranciandolo a metà. ( e' l' immagine simbolo della devastazione in Valtellina). L'evento interessò anche la strada sottostante e l'albergo Gran Baita, dove persero la vita 11 turisti.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Sondrio.



Il sentiero sale silenzioso verso i laghi.



Sulla destra, in ombra, il monte Cadelle, ai sui piedi i ilaghi e alla sua sinistra il passo dei Lupi.
 


Quasi arrivati al passo dei Lupi, sotto i laghi di Porcile...l' ombra protegge la neve! 
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MONTE BARRO dal SENTIERO DELLE CIME - 01/02/2012


                                 ...fra rocce e cespugli compare la croce.

DETTAGLIO: con partenza da Galbiate

DIFFICOLTA’: Media

DURATA ANDATA: 1,30 h.

DURATA TOTALE: 2,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno ( senza neve pero').

VOTO SENTIERO: 4

VOTO PANORAMA: 3

DISLIVELLO: 550 m.

QUOTA MASSIMA: 922 m.

DESCRIZIONE: Il monte barro è la torre a guardia delle Prealpi ( vedi altra scheda Monte barro), è il baluardo che durante la glaciazione è riuscito ad emergere dal mare di ghiaccio che ha invaso anche la pianura.
La salita da Galbiate da modo, ad un monte che non raggiunge nemmeno i 1000 metri di altezza, di darci le sensazioni delle alte vette.
Raggiungiamo la cima salendo per i 3 corni che ne anticipano la vetta, un’ ora abbondate di salita e alcune discese, sentieri e rocce, anche da arrampicare (facile ma divertente!).
Arrivati in cima, al cospetto della grande croce, osserviamo il fratello maggiore Resegone, e i figli minori laghi di Annone e Pusiano.
Tutto davvero bello, se si pensa che siamo praticamente in pianura.

NOTE: Un ecosistema ben conservato, da osservare con attenzione per poter scoprire tutto il bello di questa piccola montagna. 

CURIOSITA': Il tunnel del monte Barro che collega Lecco a Valmadrera passa circa 600 metri sotto, quasi perfettamente in corrispondenza verticale con la croce.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Lecco. 



Il sentiero che sale sul prato e poi fra le rocce della cresta.



In cima, nella sua prima cima ....Andrea.
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RIFUGIO MITTA e RIFUGIO MUSELLA - 24/10/2011


                   I due rifugio si fanno compagnia pur restando eternamente distanti.

DETTAGLIO: con partenza da Franscia, la strada per la cava

DIFFICOLTA’: Facile.

DURATA ANDATA: 2 h.

DURATA TOTALE: 3,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Primavera, Estate, Autunno.

VOTO SENTIERO: 3

VOTO PANORAMA: 3

DISLIVELLO: 400 m.

QUOTA MASSIMA: 2060  m.

DESCRIZIONE: L’ escursione che vi proponiamo parte direttamente da Franscia, sulla strada che porta alla cava.
Si sale ripidamente per un bosco sino ad arrivare su di un pianoro, dove guardando con attenzione noteremo una costruzione molto somigliante ad un rifugio. E’ il vecchio Rifugio Scerscen, ormai adibito ad uso abitativo privato, simbolo di un alpinismo e di un turismo che alza sempre di più la quota.
Continuiamo e in breve tempo ci troviamo in una spianata, la vallata scerscen, abbiamo dieci minuti di pianura per prepararci ai 20 minuti d’ impennata verso i rifugi, che distano fra lo 10 metri pur restando indipendenti.
Da qui la vista si apre sull’ alpe Ventina che porta al rifugio Carate, sul passo delle forbici e le montagne che lo circondano… poi una chiesetta, un bel prato, un fiume calmo che lo attraversa e spesso anche dei cavalli che pascolano liberi.

NOTE:
I rifugio Musella e Mitta sono raggiungibili in meno di un ora parcheggiando l’ auto sotto la seconda diga.
Il dislivello da lì è pressoché inesistente e il sentiero scorre all’ ombra fra i boschi.

CURIOSITA': Fuori dal rifugio Musella c'è una pista per giocare a bocce....un tocco di classe d' altri tempi.

LOCALITA' DI PARTENZA: Francia

REGIONE: Lombardia

PROVINCIA: Sondrio.



L' ex rifugio Scerscen.



Il tranquillo sentiero che sale tranquillamente verso la vallata scerscen.



Un colpo d' occhio bellissimo, ...boschi e montagne in armonia.
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